AEROSOL RIVELATORE DI FUGHE DI TUTTI I GAS
ANTICORROSIONE, ANTI-OSSIDAZIONE, TUTTI I MATERIALI
GELIFICATO PER IL RILEVAMENTO SU SUPERFICI VERTICALI O IN RIALZO
PER L'UTILIZZO SU CONDOTTI O RACCORDI OSSIGENO PURO, FINO A 150 bar
SENSIBILITÀ MOLTO ELEVATA, PRECISIONE DI LOCALIZZAZIONE MOLTO ELEVATA
DI GRAN LUNGA SUPERIORE AI RIVELATORI ELETTRONICI
DESCRIZIONE
Il rivelatore di fughe DETECT 1000 è stato sviluppato per consentire un'ispezione professionale.
La sua formula è stata realizzata nell'ambito di un funzionamento ideale per un'elevata sensibilità, ma anche per macroperdite che richiedono una tensione superficiale molto elevata.
Adatto per l'uso su tutti i gas, ad eccezione dell'ossigeno puro ad alta pressione (> 150 bar).
I fluidi, sia liquidi che gassosi, anche senza pressione, hanno la proprietà di cercare di fuoriuscire dal dispositivo in cui sono racchiusi, soprattutto se questo dispositivo ha discontinuità, anche se molto piccole. Si verifica quindi una perdita.
La tenuta di un dispositivo corrisponde quindi alla sua capacità di resistere al passaggio del fluido che racchiude. Questa funzione è in realtà più facilmente definibile, per il suo inverso, che è la permeabilità nel senso generale del termine, cioè il difetto che ha un dispositivo contenente di lasciare fuoriuscire il suo contenuto, cioè di dare più o meno luogo a delle perdite. E' facile e conveniente distinguere due tipi di tenuta di un qualsiasi dispositivo, a seconda della continuità della superficie con lo stesso fluido:
Tenuta volumica: è quella relativa alle superfici continue del dispositivo
Tenuta di un collegamento o di un raccordo: è il quella che si riferisce all'unione di due superfici continue, distribuita tra tenute statiche e dinamiche, in traslazione o rotazione.
Va notato che una tenuta teoricamente perfetta (soprattutto con i gas) è qualcosa di impossibile da ottenere a causa della loro particolare natura molecolare.
Dichiarare "tenuta assoluta" è un'espressione irrealistica e deve essere proibita. Ciò non esclude d'altronde la possibilità di raggiungere livelli di tenuta molto elevati, definiti in tre classi: rigorosa, relativa, controllata.
Ma è importante sapere che, nella maggior parte dei casi, una perdita è casuale e che molto spesso può cambiare nel tempo. Non sarà sempre la stessa all'inizio o alla fine della vita di un meccanismo. Per questo motivo sarà sempre opportuno specificarne i limiti massimi accettabili ed effettuare controlli permanenti.
Questo rivelatore permette di misurare tutte le perdite di gas e rientra nei metodi generici che non richiedono apparecchiature speciali.
Questo metodo di rilevamento è chiamato a polverizzazione con segnalazione fughe tramite la formazione di bolle. Eccetto il costo di un controllo rispetto all'investimento effettuato, ha il vantaggio di essere molto affidabile e di permettere all'utente di intervenire su qualsiasi sito. Questo rivelatore ha anche una sensibilità eccellente.
Va notato che in questo caso estremo, la pressione all'interno della bolla è sostanzialmente prossima alla pressione atmosferica, ma può iniziare a formarsi solo se la pressione all'uscita della perdita è sufficiente a superare le forze di tensione superficiale.
PROPRIETÀ
Rivelatore di perdite che consente il controllo delle tenute con alta affidabilità.
Utilizzabile su ossigeno puro fino a 150 bar.
Non infiammabile.
CAMPI D’IMPIEGO
Adatto per tenute volumiche, tenute di accoppiamento o di collegamento, statiche o dinamiche. Manicotti, raccordi a vite, saldature, guarnizioni, tubature, raccordi incastonati, ad attacco rapido, manometri, valvole, tubi flessibili, serbatoi per compressori, radiatori, collettori, batterie LT, condizionatori d'aria, scambiatori di calore, corpi cavi, assemblaggi con giunti di guarnizione.
Bombole gas, attrezzature subacquee, sistemi frenanti, pneumatici, valvole.
Rileva anche la porosità di condotti, tubi, condutture.
CARATTERISTICHE FISICO-CHIMICHE VALORI TIPICI
CARATTERISTICHE |
NORME |
VALORI |
UNITÀ |
Aspetto |
Visivo |
Fluido, chiaro |
- |
Colore |
Visivo |
Ambrato |
- |
Odore |
- |
Senza |
- |
Massa volumica a 25°C |
NF EN ISO 12185 |
1002 |
g/l |
Tenore in materie attive |
- |
97 |
% |
pH puro |
NF T90-008 |
8,3 |
- |
Tempo di efflusso Sezione 3 |
NF EN ISO 2431 |
23 |
s |
Indice di rifrazione |
ISO 5661 |
1,351 |
Indice |
Punto di congelamento |
ASTM D 97 |
-11 |
°C |
Contenuto di idrocarburi |
LPCH |
0 |
% |
Contenuto di fosfato |
LPCH |
0 |
% |
Contenuto di cloro |
GCMS |
0 |
ppm |
Contenuto in metalli pesanti e metalloidi |
GCMS |
0 |
ppm |
DCO richiesta chimica di ossigeno |
NFT 90101 |
6830 |
mgO2/l |
DBO 5 richiesta biochimica di ossigeno dopo 5 giorni |
NF EN 1899-1 |
1120 |
mgO2/l |
MesT materia in sospesione totale |
NF EN 872 |
<2 |
mg/l |
MVS sostanze volatili in sospensione |
|
<0,2 |
mg/l |
Azoto Kjeldahl (TKN) |
NF EN 25663 |
405 |
mgN/l |
ThOD Richiesta teorica di ossigeno di acqua di mare |
ISO 15705 |
7300 |
mgO2/l |
Caratteristiche aggiuntive Tensione superficiale a 20°C |
ISO 6295 |
21,9 |
Dine/ |
Indice di rifrazione |
ISO 5661 |
1,3420 |
- |
PRESENTAZIONE
|
Aerosol 650 ml |
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